lunedì 23 aprile 2012

Le navi di Guglielmo

Più di mille anni dopo, nel 1066, una nuova flotta veniva varata sulle spiagge della Normandia alla volta dell'Inghilterra. Protagonisti di questa storia non più Cesare e le sue armate, ma i normanni di Guglielmo (il conquistatore) desideroso di impadronirsi del trono d'Inghilterra sul quale, per via delle mutate condizioni politiche, poteva avanzare diritti.
Per una breve storia di quei fatti:

Guglielmo per attraversare la Manica, ordinò di costruire circa un migliaio di navi nei cantieri e nei porti del Cotentin. Il legname ed i principali materiali da costruzione dell'epoca erano abbondanti nelle foreste dell'estremo nord della Francia, ed i normanni discendenti delle popolazioni vichinghe abili mastri d'ascia, costruivano le loro navi ancora come gli antichi popoli scandinavi.
 Le navi furono varate in parte sulle spiagge della Normandia presso st.Valéry, in parte lungo la Somme.
Testimonianza della loro messa in acqua è riportata nel celeberrimo arazzo di Bayeux che racconta lungo 70 m di ricami l'intera vicenda del duca Guglielmo.
Una sintesi del contenuto dell'arazzo:

L'episodio per noi più interessante:
"Hic trahunt naves ad mare"

Bibliografia: Antonio Lugli, Guglielmo il conquistatore, Firenze 1964, Sansoni. 

domenica 22 aprile 2012

Accenni di varo nel "De bello gallico"

Nel "De bello gallico" di Cesare vengono riportati, con il linguaggio estremamente sintetico, ma anche ricco dal punto di vista tecnico tecnologico,  diversi episodi che riguardano la costruzione di navi i principali e più significativi sono:

Libro III. cap-IX,

E' il primo passo in cui si incontra la necessità da parte di cesare di far costruire delle navi per sconfiggere le popolazioni dei Veneti
Di particolare interesse è la descrizione che nel XIII dello stesso libro Cesare ci fornisce della tecnica costruttiva navale dei Veneti. Con spirito didascalico compara le navi romane a quelle dei Veneti più adatte alla navigazioni dell'oceano. Chi voglia leggere fino al XVI troverà inoltre interessanti riferimenti alla tecnica di combattimento di dette navi.

Libro V
cap-I.

Alla fine del libro IV Cesare, interessato a raggiungere la Britannia, inizia ad organizzare la spedizione richiamando le navi costruite per affrontare i Veneti, ed inoltre ordina di costruirne altre (V-I) secondo progetti ben dettagliati preparati da lui stesso.
Questo passo, come del resto l'intero De bello gallico, è particolarmente interessante in quanto Cesare offre molto spazio alla descrizione e all'analisi di tecniche e tecnologie.
cap-XXIII-XXIV.

Questi capitoli mostrano come i romani "varassero" e mettessero in secca le loro navi di continuo, questo al fine di preservarle, di ripararle, di evitare i danni delle mareggiate etc. Questi "vari" erano molto meno complessi degli odierni, date le relativamente piccole dimensioni delle navi coinvolte.


Nota:
Tutte le citazioni sono facilmente consultabili al sito:
dove sono reperibili, indicizzati per libro e capitolo, tutti i passi del commentario di Cesare.

mercoledì 18 aprile 2012

Il famoso aneddoto del varo di Archimede


«e millantandosi sulla sicurezza della dimostrazione, s'avanzò a dirgli che, s'egli avesse un'altra terra, passando esso in quella, gli darebbe l'animo di smovere questa. Meravigliatosi di ciò il re Gerone, il pregò di far vedere in opera un sì fatto problema e di mostrare mossa da una piccola forza una qualche gran mole. Per lo che Archimede, comperata una grossa nave da carico di quelle del re e fattala trarre a terra con gran fatica e a forza di mano e caricatala di molti uomini e del solito peso, sedendo egli in disparte e movendo non già con violenza, ma agiatamente colla propria mano certo principio di argano a molte funi, la fece scorrer per terra con tutta placidezza e senza rimbalzi, non altrimenti che se fosse andata per acqua».

Questo passo ricorda il famoso aneddoto raccontato da Plutarco che racconta come Archimede, grazie ad un'complesso sistema di argani e funi, fosse riuscito da solo a varare una nave che era stata, invece, portata in secca con grande fatica da molti uomini.

Per saperne di più sull'intero racconto, sulla figura di Archimede e su alcune ipotesi di come fosse fatto il meraviglioso meccanismo:

http://www.liberliber.it/mediateca/libri/f/favaro/archimede/pdf/archim_p.pdf

Guardare il paragrafo due celebri aneddoti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Archimede#Sui_corpi_galleggianti

L'aneddoto è riportato anche nel libro

Dio è un matematico, la scoperta delle formule nascoste dell'universo. Livio Mario.



http://books.google.it/books?id=dar0OQAuC3MC&pg=PT66&lpg=PT66&dq=Plutarco+aneddoto+archimede&source=bl&ots=MrZoUgQGo2&sig=38OaJ2DuhjVwt4XqTRJ9

immagine di fantasia riferita all'aneddoto in questione



L'incredibile storia del Wasa



Cercando nella letteratura citazioni di "vari", mi sono ricordato di aver conosciuto il libro:


KUNNEMANN, Horst
Wasa, avventure di una nave ; Traduzione di Eugenia Martinet
Firenze : Le Monnier, 1969
VI-122 p., ill. nel testo ; 23 cm.
Collana di opere narrative moderne.

che narra l'incredibile storia della nave da guerra svedese da 64 cannoni affondato al momento della messa in acqua ufficiale avvenuta subito dopo il varo di collaudo che aveva già messo in luce preoccupanti difetti della nave.

Per approfondire questa interessante storia:

con riferimenti al museo del Wasa (oppure Vasa a seconda delle fonti), ricuperata dalle poco salate acque nordiche in ottime condizioni





lunedì 16 aprile 2012

Varo di poppa\2 lo scalo.

Particolare importanza hanno nel varo tradizionale di poppa gli scali di costruzione. Lo scalo di costruzione è il luogo dove la nave viene costruita ed è quella struttura mediante la quale la nave riuscirà ad essere varata.
La progettazione di uno scalo incontra numerosi problemi quali, ad esempio, la difficoltà di posa dello scalo stesso, il calcolo della pendenza opportuna da assegnare allo scalo stesso e numerosi altri inconvenienti tra i quali anche le maree.
Gli scali si configurano come degli speciali piani inclinati, vengono però utilizzati anche scali a direttrice curvilinea con raggi di curvatura di 5000-9000m che hanno lo scopo di variare l'accelerazione della nave nei diversi momenti della discesa in acqua per bilanciare la diversa resistenza del mare durante le fasi di varo

Un ampia descrizione degli scali di costruzione e degli elementi caratteristici di tali strutture, come ad esempio i piani di scorrimento, i diversi tipi di invasatura etc., è fornita da:


si considerino a tale proposito le pagine fino alla  pag. X-29. (I sistemi di ritenuta ed il resto del saggio saranno considerati in seguito.)


domenica 15 aprile 2012

varo di poppa

I momenti caratteristici di un varo di poppa lungo uno scalo sono il distacco, la rotazione, lo strapiombamento ed il saluto. Per una buona descrizione di questa procedura con attenzione alle relative forze in gioco consiglio:
http://www.raffaelestaiano.com/il_varo_tradizionale.html in cui il tutto è brevemente ma esaurientemente spiegato.

Il Rex scese in mare il 1 agosto 1931, con 48 ore di ritardo per il cattivo tempo; venne tenuto a battesimo dalla Regina Elena, giunta insieme a Re Vittorio Emanuele III con un treno speciale arrivato direttamente sotto lo scafo del grande transatlantico. 

Nuovo ambito di ricerca

Il termine varare nell'ingegneria, oltre ad essere associato alla prima esperienza di galleggiamento di una nave, indica la posa di condotte sul fondo marino.

Per un' introduzione

 al nuovo argomento propongo i seguenti link:


 Ed il collegamento ad un interessante lavoro di una studentessa in ingegneria dell'Università degli Studi di Napoli. Lavoro sintetico ed a tratti specialistico.

mercoledì 11 aprile 2012

Varo Laterale

Ecco alcuni esempi di varo laterale. (side launching in inglese)
Il varo laterale viene preferito allo scivolamento da poppa nei bacini d'acqua dove lo spazio sia ristretto come fiumi e laghi.
localizzazione di alcuni cantieri per il varo lungo il Black river



Similmente al varo da poppa, anche il varo laterale comporta grandi sollecitazioni per la struttura della nave che devono essere valutate con attenzione.

Launch of lake freighter Frank J. Hecker, St. Clair, Michigan.1905 (varo della nave da carico  Frank J. Hecker)



http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=R0pYqk8z714


Breve introduzione ai tipi di varo.

Presento ora una rassegna fornita dalla versatile "Wikipedia" sulle principali tipologie di varo : varo scivolato di poppa e laterale, varo tecnico e carrellato da pontone. Ogni tipologia di varo sara poi ampiamente analizzata e discussa in seguito.

           Tipologie principali di varo.

Inoltre allego il link per un pdf (in inglese) che offre una buona panoramica sui tipi di varo. Molto ricca di immagini.
       
     http://academic.amc.edu.au/~gthomas/shipproduction/lecture13a.pdf

martedì 3 aprile 2012

Introduzione visiva al varo

Il varo rappresenta la prima volta che una nave costruita sulla terraferma raggiunge il mare, elemento e luogo per il quale è stata progettata e nel quale svolgerà il proprio compito. Varare una nave è  un momento molto delicato ed uno dei momenti più emozionanti della vita della nave al quale si associa una ben specifica ritualità che descriveremo in seguito.
Per  ora mi limito a proporre le immagini di un varo come introduzione all'argomento.



"Fincantieri di Castellammare di Stabia", Varo della nave passeggeri Cruise Roma Grimaldi Lines, 22 Giugno 2007"

lunedì 2 aprile 2012

Il simbolo

Il termine varare viene associato ai simboli che contraddistinguono i diversi cantieri navali, simboli i quali presentano, oltre al nome della società di costruzione, luoghi basati su ancore, timoni  o su immagini stilizzate di piccoli yacht.

Più significativi sono i luoghi che indicano i luoghi dove è possibile varare imbarcazioni di piccole dimensioni, o la loro messa in acqua dopo periodi di inattività.


Inoltre la medesima simbologia è adottata da alcuni dispositivi GPS per la navigazione satellitare:


Curioso questo cartello in cui l'azione della messa in acqua dell'imbarcazione, date le ridotte dimensioni della stessa, può essere effettuata a mano.


domenica 1 aprile 2012

La parola "varare"

"Varare, lanciare in acqua la nave dal cantiere dov'è stata costruita." 
                                                               Zingarelli, Vocabolario della lingua italiana, Zanichelli, Bologna 1965.
                           http://www.treccani.it/vocabolario/varare/

               In inglese  to Launch.
               In francese Lancer.
entrambi i termini ricordano l'atto del lanciare la nave in acqua come nella definizione dello Zingarelli.

La parola deriva dal latino vara, ae:
etimologia della parola varare

 Allego anche una breve descrizione della parola varo, sostantivo derivato dell'azione su cui mi     appresto a parlare.
http://www.treccani.it/enciclopedia/varo/